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Poesie – Andrea Abruzzese

Illustrazione di Ottavia Marchiori

di Andrea Abruzzese

Miopia

 

Vediamo luci spente
e serrande abbassate,
ma le persone sono ombre di numeri
sfocate.
E non riuscendo a scorgere
oltre il nostro orizzonte,
vediamo nascere albe,
dove muoiono tramonti.
E piangiamo imperi-castelli di sabbia,
costruiti su baciamani
a capitani-illusionisti da elezioni,
seppellendo quelle bisognose
di aiuti e attenzioni.
Continuando a urlare con rabbia
per le nostre disavventure,
per i sogni perduti,
maledicendo le moire,
per i destini da noi tessuti.

Gli ultimi saranno ultimi

 

Espulsi, contro voglia
dal caldo grembo,
ci ritrovammo gladiatori,
l’uno contro l’altro,
in un’arena rovina
di lacrime e dolori.
Per vincere un posto in ultima fila,
nel grande baraccone.
Per poter imitare
gli irraggiungibili primi:
corpi-plastica griffati nasi di polvere.
E dopo aver scagliato pietre,
contro scheletri-stracci
di sogni affogati nel mare,
urlammo il nostro nome alla ciclope,
occhio accecato,
da fama, denaro e potere.
Ma ci rispose:
“Siete dei nessuno!”

Andrea Abruzzese nasce a Foggia, città nella quale vive, il 27/04/1989. Scrive poesie dall’età di 14 anni, alcune delle quali sono state pubblicate sui siti: “L’Altrove - Appunti di poesia”, “Poetarum Silva” , “Poesie sull’albero”, “La Nuova Rivista Letteraria”, “L’Ottavo”, “Leggere poesia”, “Intermezzo Rivista”, “The Bookish Explorer” e all’interno della rubrica “La Bottega della poesia”, del quotidiano “La Repubblica” nelle edizioni di Milano, Torino, Napoli e Bari.

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