di Teresa Caiati
NEL SISTEMA BINARIO
Ho dipinto sulla fronte
un terzo occhio
perché ero stanca
di guardare
il mondo,
chiusa
nel sistema binario.
LO SPAZIO ARTIFICIALE DEL NON ESSERE
Metto in ordine la mia stanza,
annusando l’entropia che i ricordi hanno creato.
Come un’archeologa tra i resti del tempo,
indago sulla polvere che s’annida sotto al letto,
su i calzini bucati e le ciabatte consumate,
sulle pareti tinteggiate d’estate e già scrosciate in inverno.
Sottraggo il disordine all’ordine,
incasello il disordine nel cesto della biancheria sporca.
Conto i passi che separano il letto dalla cassettiera,
perché la loro vicinanza fa ingelosire l’anta dell’armadio.
Spengo la luce sulla scrivania
perché la luce è movimento.
Ricreo il buio, il silenzio.
Creo un’architettura invisibile dell’immobile,
lo spazio artificiale del non essere,
esistendo.
COME NEL SUDOKU
Mi affaccio ogni mattina
dalla cella del sudoku
per calcolare matematicamente
dove sarò il giorno dopo
reclusa.
Teresa Valentina Caiati nasce a Bari e si diploma in pianoforte, organo e composizione organistica. Nel 2004 consegue la maturità scientifica. Ricrea, attraverso la musica, il connubio con la poesia, sua profonda passione.
A marzo 2019 è stata pubblicata la sua prima raccolta di poesie “Frange di interferenza”– Eretica edizioni.
Attualmente insegna educazione musicale in una scuola secondaria di primo grado a Milano.